Nell'ottobre del 1927 una piccola pubblicazione rende onore ai "Caduti di Leno nella Grande Guerra". Lo scritto rievoca principalmente la storia di Leno a partire dalle origini dell'antica abbazia, sino agli inizi del novecento, tratteggiando in breve alcune figure di uomini ricordati come "egregi e benemeriti". E' l'anno in cui, "...finito il grande conflitto mondiale, ricordando con largo respiro di sollievo i giorni tristi e burrascosi della guerra...i Lenesi piantarono prima il Parco della Rimembranza, poi il monumeto ai Figli Caduti per la Patria..."
Le fotografie che proponiamo, tratte dalla pubblicazione del 1927, ci raccontano particolari originari del bozzetto del Monumento ai Caduti e dell'attuale piazza C. Battisti.
La circostanza della pubblicazione è ricordata in questo modo da Luigi Cirimbelli (in Leno, dodici secoli nel cuore della Bassa, ottobre 1983).
16 ottobre [1927]. Inaugurazione del monumento ai Caduti della guerra mondiale 1915-18.Il paese è imbandierato a festa, ma il cielo è piovoso. Poco dopo le 15 le autorità locali ricevono l'on. Turati, segretario generale del Partito fascista di Brescia, accompagnato dai signori Giarratana, Bonardi e dal prefetto. Uno stuolo di carabinieri in alta uniforme è comandato dal tenente della stazione di Verolanuova. Migliaia di fascisti sono presenti, in rappresentanza dei lori paesi: da Collio ad Asola a tutti i paesi della Bassa bresciana con il loro podestà. Si notano le bande di Leno, Gambara, Manerbio, Bagnolo, Palazzolo e Collio. Oratore ufficiale Enrico Bozzi, seguito dall'on. Turati.Il monumento è opera egregia dello scultore bresciano Cirillo Bagozzi (Nozza 31.12.1890, Milano 15.6.1970). Il basamento è in granito e sorregge tre gruppi distinti di bronzo. a sinistra il gruppo del sacrificio, l'eroe che dà sepoltura al fratello caduto; a destra la Vittoria che prostra la barbarie teutonica; nel centro la Patria armata sorreggente nella destra una statuetta della vittoria.E' dono della popolazione di Leno. Dopo la cerimonia, le autorità si recano alla posa della prima pietra all'asilo d'infanzia.In questa circostanza il Comune pubblica una monografia dal titolo: Leno au suoi Caduti nella Grande guerra, la cui parte stoprica è dovuta a mons. Paolo Guerrini.