lunedì 28 maggio 2012

Giacinto Mompiani. Educatore e Patriota

Questo post è dedicato alla persona di Giacinto Mompiani, "cittadino onorario" di Leno (così in Leno, Dodici secoli nel cuore della Bassa, di L. Cirimbelli, volume 2, pag. 22). Un primo tratto biografico è offerto da un articolo a firma di Battista Favagrossa, pubblicato sul Notiziario Comunale del 1996, e il cui contenuto qui si ripropone. A seguire si offrono brevi indicazioni bibliografiche e la sintesi di alcuni contenuti che si ritengono significativi.


Nacque a Brescia il 18 gennaio 1785 da nobile famiglia e morì a Leno il 29 dicembre 1855. Oltre che nel palazzo in città si trovò a vivere per lunghi periodi nel nostro paese dove possedeva una villa (l'ex sede della biblioteca comunale, ora sede del Centro per l'impiego) e il podere della cascina Pozzuolo. A Leno ricoprì importanti incarichi pubblici e si dedicò ad opere di bene.
In gioventù ricevette una seria educazione morale e religiosa che contribuì a formargli un carattere forte e contrario a qualsiasi compromesso e, dalla sua natura buona e generosa, fu portato e preferire quegli studi che sono di aiuto e di conforto agli uomini.
Una parte importante della sua opera si svolse in campo assistenziale, educativo sociale. Si preoccupò di liberare dalla miseria e dall'ignoranza gli umili e gli indifesi.

L'EDUCATORE
Fra le sue opere filantropiche vanno ricordate la scuola per sordomuti che aprì nel 1816 nella sua abitazione in Brescia e la scuola di mutuo insegnamento, la prima sorta in Italia sul tipo di quelle esistenti in Inghilterra. In detta scuola veniva applicato un nuovo sistema elaborato dal pedagogista inglese Lancaster.
Secondo tale metodo il maestro insegnava agli alunni più pronti e dotati, e questi ripetevano la lezione agli altri alunni.
Giacinto Mompiani si occupò inoltre della riforma carceraria e dell'assistenza agli ex carcerati, dei problemi agrari e dell'educazione degli adulti. Le sue istituzioni e gli scritti sull'educazione dei fanciulli furono letti in diversi congressi scientifici.

IL PATRIOTA
Cresciuto in un ambiente colto e imbevuto di spirito liberale il Mompiani si prodigò attivamente a diffondere il desiderio di indipendenza e di libertà, e fu pronto a lottare e a sacrificarsi per gli ideali che percorrevano ormai tutta l'Italia.
Fin dal 1818 era entrato a far parte del gruppo patrioti lombardi collegati al Piemonte (Confalonieri, Ugoni, Porro, Arrivabene) e nel 1821 partecipò alla congiura contro l'Austria.
Ben presto le scuole di mutuo insegnamento divennero sospette al governo austriaco e, nel settembre 1820 un decreto ne impose la chiusura. E sospetto divenne lo stesso Mompiani a causa delle sue relazioni con i patrioti sopra citati.
Il giorno 11 gennaio 1822 venne ordinata la perquisizione delle sue abitazioni di Brescia e di Leno. Fra le sue carte venne rinvenuta una lettera che il Confalonieri gli aveva indirizzato alcuni mesi prima. Per questo fu inviato a Milano per un interrogatorio e arrestato con l'accusa di alto tradimento. Durante il processo, calmo e fermo egli negò ogni addebito resistendo all'inquisitore Salviotti che cercava di carpirgli i numerosi segreti riguardanti i preparativi della rivolta milanese del marzo 1821.
Nel dicembre 1823 venne scarcerato e subito il Mompiani tornò ad occuparsi di scuole e di problemi sociali.
Quasi fino alla sua morte venne angariato dalla polizia austriaca, ma nonostante le intimidazioni e i soprusi fu alla testa della rivolta bresciana del 1848, quando Brescia insorse contro gli austriaci.
Fece parte del governo provvisorio bresciano e si adoperò affinchè Brescia si unisse al Piemonte. Lo sfortunato andamento della Prima Guerra d'Indipendenza lo gettò nello sconforto e, stanco e malaticcio, egli decise di starsene tra i suoi libri e i campi del suo podere in Leno.

Ex Casa Mompiani, Leno
incrocio tra via Roma e via Re Desiderio
ATTIVITA' SVOLTE DAL MOMPIANI A LENO
Nel 1810 il Mompiani venne chiamato a far parte della fabbriceria lenese dove si impegnò a portare a termine diverse opere per completare la nuova chiesa parrocchiale (altare maggiore, altari laterali, piccola torre campanaria).
Per alcuni anni ricoprì l'incarico di commissario per l'istruzione. Egli, col suo entusiasmo e la sua esperienza, cercò di migliorare l'insegnamento e di incitare i fanciulli alla frequenza scolastica.
Nel 1836 troviamo il Mompiani tra i primi benefattori dell'erigendo ospedale locale.
Per restare fedele ai suoi insegnamenti tendenti ad avviare a soluzione i problemi dell'agricoltura il Mompiani, dando tra i primi l'esempio, fece costruire nel 1826 nei suoi campi del Pozzuolo, una salubre abitazione per i suoi coloni.
Cascina Pozzuolo
In presenza di agricoltori egli soleva ripetere "Si ha un bel parlare d'agrarie istituzioni in mezzo ai divertimenti, mentre il povero lavoratore, che a tutti i nostri bisogni provvede, dopo aver faticato da mane a sera non ha sovente con che saziare la fame, ha di rado una tazza di vino che lo ristori e manca spesso di una casa confortevole e di un letto su cui riposare le stanche membra".
Pietro Giordani, letterato e uomo politico, dettò una iscrizione per la nuova abitazione dei contadini del Pozzuolo, nella quale mise in risalto le nobili virtù e il grande amore verso il prossimo del Mompiani.
La sua memoria è affidata anche ad una bella iscrizione commemorativa, posta dai nipoti nella base della torre del faro nel cimitero di Brescia, dove venne sepolto.

A
GIACINTO MOMPIANI
CHE PRIMO IN BRESCIA
A CIVILTA' E SCIENZA EDUCO' I SORDOMUTI
PRIMO VI APERSE SCUOLA DI MUTUO INSEGNAMENTO
INTESE INDEFESSO A MIGLIORARE LA SORTE
DEL VILLICO, DELL'INFERMO, DEL CARCERATO
FU DA L'ANNO 1820 UNO DEI PRIMI PROMOTORI
DELLA LIBERTA' D'ITALIA
E NE SOSTENNE INTREPIDO I PERICOLI E GLI AFFANNI
L'AUSTRIACA INQUISIZIONE E IL CARCERE


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Altre pubblicazioni su Giacinto Mompiani

Commemorazione a cura di Franco Tadini
nei Commentari dell'Ateneo di Brescia, 1985
Commentari dell'Ateneo di Brescia
1857

Biografia e bibliografia su Giacinto Mompiani in

Breve profilo del Mompiani in

Estratto della pubblicazione curata da Roberto Mazzetti, edita nel 1932


La conclusione del lavoro di Roberto Mazzetti pubblicato dall'Editrice Vannini nel 1932, racchiude l'alto profilo esemplare di Giacinto Mompiani tratteggiato dal suo amico Pietro Zambelli nell'elogio funebre (pag. 322)
"Egli credeva che fra tutte le ispirazioni della carità, la più umana, la più civile, la più evangelica fosse quella d'adoperarsi in pro della umana natura quand'ella è più ributtante ed abietta: di farne stima quando è più bruttata d'infamia e di colpa, di confortarla quando è più infelice; di ricercarla persino entro l'errore e la squallidezza d'una carcere, e di mitigare l'acerbità del rimorso e la stessa severità delle pene coll'efficacia del pentimento e coi tesori dell'applicazione cristiana"

giovedì 17 maggio 2012

L'Archivio nell'Educational Day del 5 maggio 2012

Ogni giorno è un giorno per EDUCARE INSIEME
Lo slogan caratterizza la Giornata dell'Educazione che da qualche anno è voluta e programmata in collaborazione tra Comune di Leno (Assessorati alla Pubblica Istruzione, Sport-Cultura, Servizi Sociali), Circolo Didattico di Leno, Scuola Media Carlo Dossi, Istituto d'Istruzione Superiore V. Capirola, Oratorio San Luigi e C.A.G. don Milani, A.S. Real Leno Calcio, A.S. Rugby Bassa Bresciana, Veloteam Leno, A.S. Handball Leno, A.Ge.
Nell'ambito di questa giornata è stato dedicato uno spazio per la presentazione del progetto Archivio-Scuola-Territorio ai genitori dei bambini delle classi Prime che nell'a.s. 2011-2012 hanno partecipato al progetto con una specifica attività e ricerca attuata nel Giardino della Scuola primaria di Leno. L'occasione è stata propizia anche per le classi della Scuola Media che partecipano al progetto e che hanno còlto l'opportunità per presentare il loro percorso storico-naturalistico, percorso che perfezioneranno con i loro insegnanti in questo mese di maggio e che entro la fine dell'anno scolastico vorranno comunicare con modalità più dettagliate e specifiche.
In questo post si condividono le diapositive della presentazione ed alcune immagini relative alla giornata e ai lavori delle classi Prime.
Fotoalbum


L'ARCHIVIO STORICO IN RETE CON LE SCUOLE PER EXPO

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