Nel 1840 l'amministrazione comunale incaricò l'ing. Giovanni Barbera, bresciano di origine nobile, di redigere il catasto delle acque comunali.
L'incarico richiese all'ing, Barbera un lavoro molto impegnativo svolto tra il 1840 e il 1849. Si trattava a quel tempo di fare chiarezza su una risorsa molto importante e di riportare un certo ordine nella gestione del reticolo idrico comunale.
Il tecnico suddivise il territorio in quattro comprensori irrigui cui fu attribuito il nome della roggia principale che nel corso dei secoli si era articolata in una complessa rete di fossi.
In questo post si possono consultare
- le mappe costituenti il comprensorio della Seriolazza
- il "Piano Organico" della roggia Seriolazza (vedi le indicazioni didascaliche)
Ai fini della comprensione del pregio documentale e dell'importanza del progetto realizzato, è utile rileggere la presentazione della mostra "ACQUA - sorgenti, fontanili, seriole nella campagna lenese" realizzata nel mese di giugno 2011.
Mappe del Comprensorio della Seriolazza |
Piano Organico della roggia Seriolazza |
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