giovedì 12 aprile 2012

Giulio Aleni, il Confucio d'Occidente

Astronomia, matematica, geografia, cosmologia, psicologia, fisica, filosofia, sono gli argomenti che il padre gesuita Giulio Aleni (il "Grande Saggio d'Occidente", come lo chiamavano molti letterati cinesi) studiava, insegnava e discuteva in lingua cinese. Lo ricordiamo nel blog tra i personaggi illustri di Leno, essendo la famiglia Alenis (o De Alenis o Aleni) oriunda da Leno.
Di questa straordinaria personalità si occupa la Fondazione Civiltà Bresciana che ha istituito il Centro Giulio Aleni per i rapporti Europa-Cina; e sul cui sito - oltre alla richezza di riferimenti bibliografici e notizie circa pubblicazioni e convegni - è disponibile in file pdf anche una breve presentazione a cura di Elisabetta Conti. Ad essa si rimanda quale sintetica informazione circa le attività e gli studi che lo riguardano, anche perchè la bibliografia di Giulio Aleni è veramente ricca in termini di opere e di contenuti.
Lo storico lenese LUIGI CIRIMBELLI lo ricorda in più pubblicazioni:

"...La sua capacità di vivere appieno la cultura cinese costituisce la cifra entro cui poter comprendere la grandezza di Giulio Aleni. Egli, come è noto, adottò costumi e abitudini di vita cinesi e si impadronì con ampiezza della difficile lingua, scrivendo 35 opere, con le quali contribuì alla trasmissione della tradizione spirituale e delle conoscenze scientifiche europee. Aleni si preoccupò costantemente di presentare il messaggio evangelico in termini comprensibili per i suoi uditori lungo un complesso, costante processo d'inculturazione. Le sue stesse opere a carattere scientifico, accanto a quelle di argomento religioso-filosofico, vennero redatte adottando modalità discorsive volte a stimolare gli intellettuali cinesi del tempo, nel tentativo di proporre nuovi elementi conoscitivi di carattere scientifico, in vista di un più ampio ed articolato processo di evangelizzazione e conversione..... 
Aleni ebbe sempre in elevata considerazione l'applicazione delle scienze matematiche allo studio degli astri e la relativa diffusione delle conoscenze acquisite fra gli ambienti scientifici cinesi. Aleni è pure autore di un noto "mappamondo"... egli sente la preoccupazione di divulgare le scoperte e le modernità dell'Europa e dell'Occidente: lo fa rivolgendosi ad intellettuali fortemente coinvolti nella ricerca filosofica e religiosa, esponenti di un neo-confucianesimo che portava ad una crescente moralizzazione ed in direzione di una rinnovata sensibilità di tipo mistico. Uomo di religione, oltre che di cultura, impegnato con costanza ad attivare processi di ascolto e di dialogo, valorizzando - nel pieno rispetto delle tradizioni locali - i riti del costume popolare, facendo propri, nel modello di evangelizzazione adottato, diversi aspetti della dottrina e della ritualità confuciana..."(citazione tratta da Giulio Aleni, il Confucio di Occidente. Atti del convegno nazionale di studi, Brescia 2007, saluto introduttivo di Paolo Corsini)

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